Mia creazione

Mia creazione

giovedì 28 ottobre 2010


Posted by Picasa

Come pesano

Come pesano queste giornate!
Non c'è fuoco che possa scaldare,
non c'è sole che rida per me,
solo il vuoto c'è,
solo le cose gelide e spietate,
e perfino le chiare
stelle mi guardano sconsolate,
da quando ho saputo nel cuore
che anche l'AMORE muore.

HERMANN  HESSE

sabato 23 ottobre 2010

L'edera

A piè della mia croce,in cimitero,        
vo' che ci nasca l'Edera amorosa;
non la bruna viola del pensiero,
non il candido giglio, nè la rosa,
chè l'affetto dei fiori è passeggero.
Ma l'Edera s'attacca, ove si posa.

Cresce, e co' rami suoi cinge e
s'attiene
a quel che la protegge e la sostiene
e seco ognor soavemente unita,
vive con lui della sua stessa vita.
Amando vive l'Edera gentile,
e a farsi bella non aspetta aprile.

M'è cara sempre l'Edera modesta
che alle offese del gel resiste e
dura,
o di un albero antico il tronco
vesta
giovane e fresca con la sua
verzura;
stenda i suoi tralci, o li declini
mesta
sulle rovine delle parie mura.

Per tutto dove l'Edera si spande
porta la grazia delle sue ghirlande,
ora leggiadro simbolo d'affetto,
orna e rallegra il povero mio tetto
forse, tra poco,vereconda e pia
consolerà la sepoltura mia.


     MARIANNA  GIARRE'-BILLI



venerdì 8 ottobre 2010

La felicità

Che il bello e l'incantevole
siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante
amabile non duri:
nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscono,
solo il tempo di un momento,
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.

E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
- effimeri -, non raggiungono il fondo dell'anima.

No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perchè nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.

Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.

Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.

Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.
                 Hermann Hesse 

        

scatti



mercoledì 6 ottobre 2010

Amica mia

Amica mia, questa sera
mi sembra che,
attraverso mondi innominabili
dove già siamo vissuti,
abbiamo lasciato
il ricordo della nostra unione,
Tu e Io.
Quando leggo antiche
leggende, ispirate
da passioni spente, oggi,
mi sembra che una volta
eravamo una persona sola,
Tu e Io
e che la memoria ritorni
a quel tempo.....

            Tagore

fontane della rotonda





La poesia salverà il mondo.

Oh, poeta, la sera s'avvicina;
i tuoi capelli diventano grigi.
Nel tuo meditare solitario
odi il messaggio dell'aldilà?

" E' sera ", rispose il poeta,
" e sto in ascolto perchè dal villaggio
qualcuno potrebbe chiamarmi,
sebbene l'ora sia tarda.
Osservo se i giovani cuori vagabondi
s'incontrano, e due paia d'occhi supplicanti
chiedono che la mia musica
rompa il loro silenzio
e parli per loro.
Chi tesserà i loro canti appassionati,
se io siedo sulla riva della vita
contemplando la morte e l'aldilà?"

Poco importa se i miei capelli diventano grigi.
Sono sempre giovane e vecchio.
Come il più giovane e il più vecchio
di questo villaggio.
Alcuni hanno negli occhi sorrisi
semplici e dolci,
alcuni un furbesco ammiccare.
Alcuni piangono alla luce del giorno,
altri piangono in segreto nel buio.
Hanno tutti bisogno di me,
e non ho tempo
di rimuginare sull'eternità.
Ho la stessa età di ciascuno,
e cosa importa
se i miei capellidiventano grigi?